sabato 27 giugno 2009

Ritmo...ritmo...ritmo

http://www.youtube.com/watch?v=LS3Z7_rIoko&eurl=http%3A%2F%2Fwww%2Etrilloteam%2Eit%2F&feature=player_embedded

Test attenzione illusione ottica

http://www.youtube.com/watch?v=2WFqSe91AnA

GAZA - No, le barche non sono partite oggi

da www.freegaza.org

(25 Giugno 2009, LARNACA) - Questo non è il tipo di annuncio che noi del Free Gaza Movement intendevamo fare oggi. Speravamo di annunciare che le nostre due barche, Free Gaza e Spirit of Humanity, erano partite dal porto di Larnaca per un viaggio di 30 ore verso l'assediata Gaza, trasportando attivisti per i diritti umani arrivati a Cipro da tutto il mondo per partecipare a questo viaggio, 3 tonnellate di materiale sanitario e 15 tonnellate di calcestruzzo e materiale da ricostruzione terribilmente necessari.


Il premio Nobel per la pace Mairead Maguire, che torna per la seconda volta a Gaza, ha affermato: "(la popolazione di Gaza) deve sapere che non l'abbiamo dimenticata e non la dimenticheremo."


Questa era lo nostra speranza, ma non è questo che è accaduto.
Invece, le nostre barche non hanno ottenuto il permesso di partire oggi a causa della preoccupazione per il nostro benessere e la nostra salute. I nostri amici a Cipro ci hanno detto che il viaggio per Gaza è troppo pericoloso, e che sono preoccupati che possiamo essere danneggiati in mare.


Cipro è stata una patria stupenda per il Free Gaza Movement in questi ultimi 10 mesi. I Ciprioti conoscono di propria esperienza le conseguenze terribili di un'occupazione. Conoscono anche cosa significa soffrire della violenza, ingiustizia ed esilio. Sin dal nostro primo viaggio per passare attraverso l'assedio di Gaza, le autorità Cipriote sono state estremamente d'aiuto nel capire i nostri obiettivi e le nostre intenzioni.


Il viaggio a Gaza è pericoloso. La marina israeliana ha speronato la nostra imbarcazione, Dignity, quando provammo a trasportare materiale sanitario a Gaza durante il brutale attacco di Dicembre/Gennaio. Israele ha preventivamente minacciato di aprire il fuoco sulla nostra barca disarmata, piuttosto che consentirci di consegnare materiale umanitario e di ricostruzione alla popolazione di Gaza.


Il rischio che noi affrontiamo in questi viaggi è infinitesimale rispetto al rischio imposto ogni giorno alla popolazione di Gaza.


Lo scopo di azione diretta e non violenta e resistenza civile è quello di assumersi i rischi, di mettere se stessi "in mezzo alla via" dell'ingiustizia. Noi ci assumiamo questi rischi ben coscienti di quali possano essere le conseguenze. Noi agiamo così perchè le conseguenze del non fare nulla sono di gran lunga peggiori. Ogni volta che consentiamo a noi stessi di subire delle prepotenze, ogni volta che passiamo accanto ad un demone e lo ignoriamo, noi abbassiamo il nostro livello e consentiamo al nostro mondo di diventare sempre più duro e ingiusto per tutti noi.


Oltre alla preoccupazione espressa dai nostri amici Ciprioti oggi, il consolato Americano a Nicosia ci ha avvertito di non andare a Gaza, dicendo che :


"(...) Il Ministro degli Esteri Israeliano ha informato i funzionari USA presso l'Ambasciata Americana a Tel Aviv, che Israele considera ancora Gaza un'area di conflitto e che non "sarà consentito" di raggiungere la destinazione a nessuna barca Free Gaza che tenti di navigare verso la Striscia di Gaza."


L'ex Membro del Congresso USA e candidata alla Presidenza, Cynthia McKinney, ha risposto a questo avvertimento facendo notare che "La Casa Bianca dice che il cemento e il materiale sanitario dovrebbero entrare a Gaza e ciò è esattamente cosa stiamo cercando di portare a Gaza."


"Anzichè riportare a noi la linea politica Israeliana," ha continuato la McKinney , "...gli Stati Uniti dorebbero inviare un messaggio ad Israele reiterando la posizione della Casa Bianca che il blocco di Gaza dovrebbe essere allentato, che l'ingresso del materiale sanitario e da ricostruzione, incluso il cemento, dovrebbero essere consentiti. Si dovrebbe consentire alle imbarcazioni Free Gaza di raggiungere la loro destinazione, viaggiando dalle acque territoriali di Cipro, attraverso le acque internazionali, direttamente nelle acque territoriali di Gaza."
"Il Dipartimento di Stato ha scelto invece di avvisare noi di prendere sul serio la notifica di Israele. La nostra domanda è: Possiamo prendere sul serio il Presidente Obama? Sarà fedele alle proprie parole e consentire a noi di portare aiuti a Gaza o batterà in ritirata?"


Domani consegneremo un esonero, firmato da tutti noi che andremo a Gaza, in cui solleviamo Cipro di tutte le responsabilità sulla nostra sicurezza. Vorremo dire ai nostri amici qui a Cipro che sebbene noi capiamo e apprezziamo la loro preocccupazione, noi non ci pieghiamo alle minacce ed alle intimidazioni di Israele.



http://www.youtube.com/watch?v=KH1n_8U9Xkg

sabato 20 giugno 2009

Balene, l'Islanda torna a caccia - Reykjavik rompe la moratoria: ieri sono stati uccisi i primi due esemplari



20/6/2009 - I CETACEI A RISCHIO D'ESTINZIONE





Balene, l'Islanda torna a caccia



da LA ZAMPA.IT

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Pronti a partire il 25 giugno da Cipro a Gaza

IL Free Gaza Movement è pronto ad inviare la prossima spedizione a Gaza per rompere l’assedio Israeliano.

Due barche : Free Gaza e Spirit of Humanity con 36 passeggeri a bordo, alcune tonnellate di cemento, simbolici, perché le barche sono troppo piccole. Free Gaza sarà donato ai pescatori di Gaza. Servono fondi per acquistare una nave cargo. Sul sito : http://www.msplinks.com/MDFodHRwOi8vd3d3LmZyZWVnYXphLm9yZy8= c’è il link a PAYPALL per donazioni.

Da http://www.msplinks.com/MDFodHRwOi8vd3d3LmZyZWVnYXphLm9yZy8=. Articoli in italiano selezionando la lingua in alto a sinistra.

"E fondamentale che noi continuiamo ad inviare barche a Gaza per sfidare la criminale chiusura della Striscia, da parte di Israele" , dichiara Huwaida Arraf, leader della delegazione del 25 giugno. "Gaza non ha bisogno della nostra carità ma ha bisogno che noi ci muoviamo contro le forze che continuano deliberatamente a negare ad una popolazione i loro diritti umani.I donatori internazionali hanno promesso oltre i 4 miliardi di dollari, ma nessuno di loro fa nulla contro il fatto che Israele non consente l'accesso a Gaza di nessun tipo di materiale da ricostruzione , per non menzionare le migliaia di altri oggetti che non possono entrare, quali : anestetici, ossigeno, trattamenti contro il cancro, cloro per trattare l'acqua oltre a carta, libri e giochi per bambini, persino il thè e il caffè sono proibiti".

Questo viaggio sarà il primo tentativo di sfidare il blocco navale Israeliano intorno alla Striscia di Gaza dall'ultima volta in cui una nave da guerra Israeliana ha speronato Dignity in Dicembre, e ha quasi affondato SPIRIT OF HUMANITY , con tutti noi a bordo, a Gennaio. Questo ottavo viaggio sarà anche il primo di una serie che intendiamo fare come parte della nostra Campagna Estiva della Speranza per Gaza.
(articolo completo al link : http://www.msplinks.com/MDFodHRwOi8vd3d3LmZyZWVnYXphLm9yZy9pdC9ob21lL3ByZXNzLXJlbGVhc2VzLzkxOS1wcmVzcy1yZWxlYXNlLWJyaWNrLWJ5LWJyaWNr )

PREPARATIVI PER LA PARTENZA

Da qualche settimana il Free Gaza Movement realizza un video : NOVITA’ del MERCOLEDIì per aggiornare sulle iniziative, gli obiettivi e le attività del gruppo. Questa settimana è un video simpatico sui preparativi della barca Free Gaza. Canale youtube : http://www.msplinks.com/MDFodHRwOi8vd3d3LnlvdXR1YmUuY29tL2dhemFmcmllbmRz
Sottitoli in italiano selezionando la freccia in basso a destra, CC , e ITALIANO.




giovedì 18 giugno 2009

DELFINARI Carceri a cielo aperto



Finti sorrisi!

Una delle maggiori attrazioni dei parchi e dei giardini zoologici acquatici è rappresentata da piccoli cetacei - principalmente delfini (tursiope, e raramente il belga), ma anche orche - che in natura necessitano di ampi spazi aperti.

Pensateli chiusi in una vasca che per legge misura:


- 400 mq. per 5 esemplari (ciascuno da 4 metri e dal peso di 250 kg, con velocità - in acqua! di 30 kmh)

- 4,5 metri di profondità (per individui che si immergono da 30 a 200 metri)


L’allegria che sembra manifestarsi sempre nell'espressione di questi mammiferi è solo apparente perché i delfini sono sprovvisti di muscoli facciali complessi:


sembrano allegri anche quando viene loro ridotta o annullata la razione di cibo se non eseguono un esercizio

sembrano allegri quando vengono isolati, stressati, umiliati nella loro natura repressa di fronte a migliaia di spettatori paganti

sembrano allegri anche dopo la morte, evento molto frequente nei delfinari, anche se le Società commerciali che gestiscono gli show, si guardano bene dal parlarne, soprattutto quando vengono mandati in vasca animali ormai lungamente malati e che moriranno di li a poco.

Intelligenza riconosciuta per legge

italiano riconosce il ruolo di ricerca anche a strutture dal fine palesemente commerciale, nonostante gli scienziati impegnati in studi sui delfini in natura abbiano criticato i delfinari. Il Decreto Ministeriale n. 469 del 2001 dice che i delfini:

- 33 .....devono essere addestrati a cooperare alla manipolazione e alle normali procedure medico-veterinarie.

- 35. .....al gruppo di esemplari deve essere contemporaneamente garantito un giorno a settimana esente da dimostrazioni………

Siamo in presenza del riconoscimento ufficiale dell'intelligenza di un animale, del suo diritto al riposo settimanale – e quindi del fatto che la sua attività è un lavoro -, della sua capacità di comunicare. Quasi un mammifero umano cui viene negato il diritto alla libertà: un tursiope in vasca è uno schiavo per legge.

Non si tratta di un decreto sui delfinari in quanto custodi di una specie in estinzione ma quali carceri per la specie più utilizzata negli spettacoli viaggianti. Un decreto che, anziché prevedere la salvaguardia di una specie in parchi marini protetti (zone ampie e libere) dove poter anche fare reale ricerca scientifica e portare i visitatori interessati all'aspetto biologico, autorizza i luna park a mostrare, per fini di lucro, in spazi ristretti, mammiferi intelligenti, e concedendo l'attività di riproduzione di delfini in modo che non manchi mai la “materia prima”.



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GIAPPONE - La baia di Taiji e I DELFINI


GIAPPONE - La baia di Taiji
Caccia ai delfini per i circhi d'acqua e per l'alimentazione!
Quasi il 65% dei delfini detenuti nei parchi divertimento proviene da catture in mare.Senegal, Russia, Isole Solomon e Cuba sono alcuni dei paesi coinvolti nella cattura e nel traffico, spesso illegale, dei delfini. Quest'attività è praticata soprattutto in Giappone, dove si cacciano i cetacei sia per soddisfare le richieste dei delfinari, che per scopi alimentari.
Ogni anno nelle acque nipponiche muoiono oltre 20.000 delfini: la loro cattura di è legale. Nella baia di Taiji, avviene una delle caccie più traumatiche, documentata dalle agghiaccianti immagini girate da Richard O’Barry per One Voice, associazione animalista europea, con cui la LAV collabora per porre fine a questi operazioni d’imprigionamento.
Tra ottobre ed aprile nella baia si catturano più di 1000 delfini. Avvistati i branchi, i pescatori spingono gli animali all’interno della baia senza lasciare loro vie di scampo. Si gettano le reti e, in una incredibile confusione di cetacei che si accalcano, si scelgono gli animali da destinare ai delfinari. Decine di sub cominciano ad isolare singoli animali, quelli prescelti vengono immobilizzati e issati con un apposito telo all’interno di vasche di plastica ,che saranno poi caricate sui camion. Per i ‘prescelti’ comincia il susseguirsi di trasporti da un delfinario all’altro.
I delfini destinati all’alimentazione vengono invece spinti verso i moli, dove li aspetta ad una morte violenta e dolorosa. Arpionati e legati da funi, vengono poi issati sul molo, accoltellati e caricati, agonizzanti, su camion.
Per saperne di più GUARDA IL VIDEO


domenica 14 giugno 2009

NON PUOI ABBANDONARMI !

sabato 13 giugno 2009

L'AMORE PURO

venerdì 12 giugno 2009

EVOLUZIONE DELLA SPECIE ....................

EVOLUZIONE DELLA SPECIE ....................




giovedì 11 giugno 2009

VIDEO DIVERTENTE - CANI

Palestina la più grande prigione a cielo aperto EPISODIO IV di 5



http://www.youtube.com/watch?v=EYF_5CdcR9Y




Il 4º episodio mostra la violenza quotidiana e la sofferenza imposta al popolo Palestinese da parte di Israele, una aggressione continua, che chiediamo finisca al più presto.
Vídeo e fotos da ISM, International Solidarity Movement, un gruppo di attivisti non-violenti che difendono i diritti umani dei Palestinesi e che si offrono come scudi umani ai pescatori e agricoltori Palestinesi quando vanno a pesca o a lavorare i campi.
Foto da MachsomWatch e Sameh A. Habeeb

Aiutateci a divulgare. grazie

mercoledì 10 giugno 2009

Nel caso in cui nessuno ti abbia ancora sorriso oggi... aspetta un momento..


Nel caso in cui nessuno ti abbia ancora sorriso oggi... aspetta un momento......





SORPRENDENTE : Obama: "Fermate gli insediamenti" AIUTIAMOLO ANCHE NOI!

Obama sta chiedendo con forza al governo di destra di Israele di fermare gli insediamenti, che stanno distruggendo le speranze di pace -- diamo vita ad un coro globale di voci per aiutarlo a sovrastare l'agguerrita opposizione in Israele e negli Usa:

Firma la petizione!

Le cartine della Cisgiordania mostrano come i Palestinesi siano ormai confinati in parti molto ridotte della loro terra:Il Presidente Obama ha appena tenuto un discorso straordinario in Egitto, nel quale si è impegnato personalmente a costruire la pace nel Medio Oriente. La sua prima mossa è stata sorprendentemente di sfidare il nuovo governo di destra di Israele, alleato americano -- mettendolo sotto pressione per far cessare la politica autolesionistica degli insediamenti (colonie illegali sul territorio riconosciuto dagli Usa e dal mondo come palestinese).
Questo è un raro momento di crisi e di opportunità. L'ardita strategia di Obama deve fare i conti con forti resistenze, e avrà bisogno di aiuto da tutto il mondo nei prossimi giorni e settimane per rafforzare le sue intenzioni. Iniziamo subito -- con un coro globaledi voci a supporto dell'affermazione di Obama che gli insediamenti nei territori occupati devono finire.
Faremo pubblicare il numero delle firme su importanti giornali in Israele e a Washington (dove ci sono tentativi di alienare a Obama il supporto del Congresso Usa). Leggi le parole di Obama e aggiungi la tua firma andando al link qui sotto, poi fai girare questa mail ai tuoi amici e familiari così che possano farlo anche loro:

http://www.avaaz.org/it/obama_stop_settlements

C'è ampio consenso sul fatto che gli insediamenti siano un impedimento importante al raggiungimento della pace, un punto di vista condiviso anche da una maggioranza silenziosa di Israeliani. In combinazione con una rete di barriere e posti di blocco queste colonie ormai tappezzano la Cisgiordania, occupando il territorio e obbligando i Palestinesi a vivere come prigionieri in enclavi sempre più piccole (guarda la mappa a destra).
Fino a che questo tema non sarà affrontato sembra impossibile costruire sia un vero stato paestinese che un pace durevole, di qualsiasi sorta Per gli stati arabi che cercano di impegnarsi ad aiutare la pace il fermare gli insediamenti è un test fondamentale per la credibilità di Israele.
Dobbiamo chiedere anche alle altre parti in causa di fare passi audaci. Se riusciamo ad aiutare Obama a mantenere questa linea sugli insediamenti, a far cambiare strada alla politica israeliana e a incoraggiare i Palestinesi e altri stati arabi a offrire una mano tesa, un nuovo inizio per il Medio Oriente diventa possibile.
Ma nulla di tutto questo potrà accadere senza un movimento di opinione globale che agisca e supporti il processo.Leggi le parole di Obama, aggiungi la tua firma e fai girare la voce ora:

http://www.avaaz.org/it/obama_stop_settlements

Con speranza e determinazione,
Paul, Raluca, Ricken, Brett, Paula, Graziela, Rajeev, Iain, Taren, Milena, Luis, Alice e tutto il team Avaaz

Il testo completo del discorso del Presidente Obama (in inglese):

http://www.nytimes.com/2009/06/04/us/politics/04obama.text.html?_r=2

http://www.corriere.it/Speciali/Esteri/2009/Discorso_Obama/

http://www.adnkronos.com/IGN/News/Esteri/?id=3.0.3395031504

martedì 9 giugno 2009

TERREMOTO ABRUZZO E I NOSTRI AMICI PELOSI

Ricordiamo che l’emergenza non è affatto terminata: si stanno ancora soccorrendo e recuperando tanti animali sul territorio aquilano, approvvigionando tutte le tendopoli ed affrontando tutte le problematiche legate ad un randagismo canino e felino che il sisma ha semplicemente amplificato in tutta la sua drammaticità - dichiara Paolo Migliaccio, Coordinamento associazioni di volontariato nell’Unità di Crisi Veterinaria L’Aquila - Ci sarà ancora bisogno di aiuti e di invio di squadre di volontari ancora per diverse settimane: il lavoro da fare è tanto e proseguirà nel tempo con l’applicazione di un piano di gestione del randagismo di durata almeno biennale e che darà i suoi frutti per tutti gli anni a seguire con una sistematica e capillare applicazione dell’anagrafe canina e felina, delle sterilizzazioni e di un piano mirato e sostenibile di prevenzione e controllo del territorio.


Tutte le offerte di aiuto possono essere fatte pervenire agli indirizzi e-mail:
terremotovet@izs.it e lav.abruzzo@lav.it , o al numero 328.2399024.

Per il coordinamento delle associazioni di volontariato: tel. 328.2399024.

Le segnalazioni e qualsiasi richiesta di assistenza possono essere effettuate ai numeri del centralino dell’Unità di Crisi Veterinaria: numero verde 800.082280 oppure ai numeri 340.1347340 e 347.5774850.

Per segnalare lo smarrimento o il ritrovamento di un animale:

http://maps.izs.it/terremoto/

oppure

http://www.animalipersieritrovati.org/abruzzo.shtml

Quanti volessero partecipare alla raccolta fondi attivata dalla LAV, possono farlo nei seguenti modi, indicando nella causale "Emergenza animali terremoto Abruzzo":

- con versamento postale: Conto corrente postale intestato alla LAV, n. 24860009; - con bonifico bancario: Conto bancario intestato alla LAV (Banca Popolare Etica) Codice IBAN: IT 16 E 05018 03200 000000501112

- on line: collegandosi al sito
http://www.lav.it/

giovedì 4 giugno 2009

URGENTISSIMI!! DA ADOTTARE IN COPPIA, LUI SI STA LASCIANDO MORIRE...

UN CERTOSINO PURO E UNA BELLA MICINA NERA IN COPPIA...LUI SI STA LASCIANDO MORIRE, NON VUOLE MANGIARE ...

Questi 2 vecchietti vivevano felicemente con la loro padroncina, .........ma purtroppo un brutto giorno lei è morta e loro sono stati "parcheggiati" dalla figlia. Il genero pero' non ha gradito quella parte di eredità ed ha gentilmente invitato la moglie a liberarsene. I due sfortunati sono stati quindi portati dal veterinario chiedendo allo stesso di ospitarli per un pò e di sopprimerli se nessuno si fosse fatto aventi per l'adozione. Visto che il tempo stringeva e la data fatidica si avvicinava sempre più ho parlato con Matteo e li abbiamo portati al mio rifugio. Adesso vorrei trovare una buona famiglia per loro, una famiglia che li sappia amare come la loro padroncina che è morta. Vorrei trovargli una casa definitiva. Sono 2 Vecchietti, .......Hanno 14 e 15 anni. I libretti sono perfetti e anche il profilo sanitario è molto buono. Datemi una mano ad adottarli, se lo meritano, però non voglio separarli perchè non reggerebbero anche questo trauma. Controlli pre-post affido Non lasciamoli morire in gattile, lui in particolare non vuole mangiare e non si sposta dalla cuccia....è coccolone con le persone ma tristissimo.

per informazioni e adozioni contattate: Daniela - 347.79.44.349 Renato e Gabriella - 338.20.79.210 e-mail - info@amicideigatti.org FOTO LEI : http://www.amicideigatti.org/index.php?ind=gallery&op=foto_show&ida=1036&st=0&ev=1 FOTO LUI : http://www.amicideigatti.org/index.php?ind=gallery&op=foto_show&ida=1035&st=0&ev=1

Lettera aperta ad Obama - da : www.freegaza.org

da : http://www.freegaza.org/

english/french/spanish version on : http://www.msplinks.com/MDFodHRwOi8vd3d3LmZyZWVnYXphLm9yZw== (choose language on top left)

03 Giugno 2009

Caro Presidente Obama,

Domani Lei si recherà in Egitto per fare uno dei discorsi più importanti della Sua presidenza. A parole ha detto che vuole "azzerare" la storia delle relazioni USA con i Musulmani e generare un cambiamento fondamentale, e per il meglio. Ce lo auguriamo sinceramente. Ed ha anche affermato che "per essere un buon amico, bisogna essere onesti". Appunto, siamo onesti.


L'attuale occupazione e colonizzazione della terra Palestinese da parte di Israele e il sostegno indiscusso degli Stati Uniti ad Israele, sia finanziario, militare che politico è alla base della percezione negativa e rabbia amara che molti Arabi e Musulmani hanno nei confronti degli Stati Uniti. Domani, speriamo di ascoltare l' impegno da parte Sua, ad allineare la polica USA , in Medio Oriente, alle risoluzioni ONU e alle leggi internazionali.

La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani dà a tutti il diritto di entrare ed uscire liberamente dalla propria nazione. Lei godrà di questo diritto quando arriverà in Egitto domani e tornerà negli Stati Uniti poi. Questo è un diritto che è negato, di routine, ai Palesinesi - specialmente a quelli intrappolati a Gaza.


Oltre 200 pazienti Palestinesi a Gaza, di cui molti ammalati gravemente, non possono essere sottoposti ad adeguate cure mediche perchè le autorità Israeliane negano regolarmente, ai pazienti Palestinesi, il diritto di recarsi all'estero per ricevere i trattamenti sanitari che non sono disponibili a Gaza; allo stesso modo, molte medicine e attrezzature mediche non possono entrare a Gaza perchè proibite da Israele.
Oltre 700 studenti Palestinesi di Gaza, molti con borse di studio, non possono frequentare le università all'estero perchè Israele nega loro regolarmente questo diritto.
Migliaia di Palestinesi all'estero non possono visitare le proprie famiglie perchè Israele non consentirebbe loro di rientrare nel proprio paese.


Quando arriverà in Egitto, raggiungerà il Suo alloggio in una macchina con pezzi di ricambio vietati ai Palestinesi, rifornita di benzina negata alla popolazione di Gaza. Userà luce elettrica che spesso non funziona a Gaza, perchè Israele blocca i rifornimenti necessari a far funzionare la centrale elettrica di Gaza. Forse berrà una tazza di thè o caffè durante la Sua visita - prodotti che Israele non fa entrare a Gaza.
La verità è che Israele fa entrare meno del 20% di tutti i prodotti di cui ha bisogno Gaza, non fa entrare materiale da ricostruzione o similari. Ne consegue che oltre il 95% delle industrie sono crollate generando disoccupazione di massa e povertà. Lo scopo del blocco Israeliano è quello di punire e far cedere un'intera popolazione. La punizione collettiva è severamente proibita dalle leggi internazionali, ciò nonostante continua a rimanere la politica principale di Israele nei confronti del popolo Palestinese.


Il 25 Giugno, il Free Gaza Movement si imbarcherà per l'ottavo viaggio nel'intento di interrompere il brutale assedio di Gaza da parte di Israele. Sebbene ci abbiano minacciato e la nostra barca sia stata speronata dalla marina israelina, noi non ci arrendiamo. Partiamo con lo spirito dei Cavalieri della Libertà, i quali, negli anni in cui Lei è nato, hanno rischiato la vita affinchè gli Afro-Americani potessero viaggiare liberaramente negli USA. Partiamo con lo spirito della cooperazione internazionale, che aiutò a fondare le Nazioni Unite, con lo spirito della resistenza civile internazionale, che ha prevalso sull'Apartheid.

Presidente Obama, ha basato la Sua carriera politica su quanto Lei stesso chiama "l'audacia della speranza" - la fede che tutti noi abbiamo, individualmente e collettivamente, di poter cambiare le cose in meglio. Ma la fede senza azione è morta. Anche noi crediamo nella speranza, ma, in base alla nostra esperienza, sappiamo che la sola speranza non cambia il mondo. Come Lei dice, sappiamo che il prezzo e la promessa del nostro comune senso di umanità richiede che ognuno di noi tratti il prossimo con dignità e rispetto, e che tutti noi ci sforziamo per essere sicuri che le nostre sorelle e i nostri fratelli nel mondo siano liberi di fare della propria vita ciò che vogliono, e che inseguano la loro giusta dose di felicità.


Signor Presidente, ha condotto la battaglia nel Senato USA per assicurarsi che gli aiuti arrivassero realmente alla gente, dopo che l'uragano Katrina aveva devastato New Orleans. Un disastro di origine umana sta devastando la popolazione di Gaza; a causa dell'attuale chiusura ermetica della Striscia di Gaza da parte di Israele, oltre l'80% della popolazione ha bisogno di assistenza per il cibo necessario alla sopravvivenza.

Noi ci auguriamo che il Suo discorso domani in Egitto sia di successo, ma dovrebbe, come minimo, utilizzare il Suo privilegio per chiedere ed assicurare il libero acesso a Gaza di tutti gli aiuti umanitari, materiale da ricostruzine e sviluppo. Le parole sono importanti, ma non sono suffienti.
Noi del Free Gaza Movement ci imbarcheremo per Gaza di nuovo e ancora, come resistenza vigorosa e disarmata, finchè il blocco israeliano sarà frantumato per sempre e il popolo Palestinese avrà libero accesso al resto del mondo.

Le chiediamo gentilmente di riconoscere che il fatto che noi dobbiamo persino chiedere (rischiando la vita) il permesso di fornire cibo agli affamati, medicine agli ammalati, e un riparo ai senza tetto, sia una vera oscenità. Non vediamo l'ora di ascoltare da Lei un impegno senza compromessi per far cessare immediatamente il criminale assedio di Gaza, come pure l'assicurazione che il rispetto dei diritti umani, della dignità e dell'uguaglianza del popolo Palestinese sarà un punto centrale della politica della Sua amministrazione, nei confronti del conflitto Arabo-Israeliano.

In fede,

Il Consiglio di Amministrazione del Free Gaza Movement
Huwaida Arraf,
JDGreta Berlin
Eliza Ernshire
Derek Graham
Fathi Jaouadi
Ramzi Kysia